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Prova generale

Immagine del redattore: Boh 🍋Boh 🍋

Buongiorno a tutti!


Oggi niente Covid, niente vaccini, ne mascherine o tamponi.

Oggi vi sfrutto come rilettori!

Con il nullaosta del BigBoss e le scuse della redattrice per la lunghezza del testo, visto il numero e la criticità dei lettori presenti mi permetto di pubblicare un'anteprima.





Lettera aperta


Negli ultimi anni, sul ponte tibetano “Carasc” se ne sono sentite un po’ di tutti i colori.

“Un ponte che unisce… ma che divide anche”, “Non tutti i ponti uniscono”, “Vittima del suo successo” e molto altro.


Ultimamente si sono aggiunti un paio di articoli a riguardo sulla stampa ticinese e d’oltralpe, oltre a un’Interrogazione inoltrata al comune di Bellinzona.


Dal 31 maggio 2015, giorno dell’inaugurazione di quest’opera spettacolare, sulla collina di Monte Carasso le cose sono cambiate radicalmente. Quella che fino a pochi anni fa era una zona poco battuta, perlopiù da residenti, è tutto d’un tratto diventata una delle maggiori attrazioni turistiche del cantone.


A dire il vero, fino all’inaugurazione, nessuno avrebbe mai pensato a un simile successo. Ma a parte piccoli incidenti, un qualche rifiuto abbandonato qua e là da turisti distratti e un traffico pedestre e ciclistico senza precedenti, l’assalto alla collina non ha mai creato dei grossi fastidi. Gli unici problemi sono stati logistici. Sia al piano per la carenza di parcheggi sia sulla strada che da valle porta ai parcheggi del Lòri e agli, ormai ex, parcheggi del Pairöö.


A questo punto però, dobbiamo portarvi un po’ indietro nel tempo. La nostra storia inizia negli anni ’70 del secolo scorso.


In quel periodo sono stati ultimati i lavori di costruzione della strada che ci porta alle nostre abitazioni e ai nostri vigneti.


Qui ci dobbiamo soffermare, visto che per noi, è un punto molto importante.


Quando, nel 1998, i proprietari di terreni e abitazioni della zona collinare non edificabile hanno ricevuto la documentazione “Informazioni generali sul piano di finanziamento definitivo” del Consorzio raggruppamento terreni Monte Carasso si sono trovati davanti un boccone a dir poco amaro.


Per calcolare la quota che ogni proprietario avrebbe dovuto pagare, il comune è stato diviso in zone. Come base di calcolo abbiamo usato uno dei conteggi in nostro possesso.


Il proprietario di un’abitazione nella Zona 1 “zona edificabile del piano 1° grado, che ha beneficiato di un vantaggio economico rilevante grazie ai lavori geometrici e che ha un interesse diretto con un’opera costruita dal Consorzio RT, comprese le particelle che non confinano direttamente con una strada RT ma che, grazie a questa, hanno beneficiato di una nuova forma, tale da permettere una corretta edificazione” per una proprietà del valore di stima di circa 200'000 Fr. ha dovuto sborsare circa 3'300 / 3'400 Fr.


Per una proprietà dello stesso valore nella Zona 4 “zona edificabile collina, che ha beneficiato di un vantaggio economico rilevante grazie ai lavori geometrici e che ha un interesse diretto nella costruzione di un importante opera RT.”, ne ha pagati circa 3'600 / 3'700.-.


Stesso valore in Zona 6 “zona non edificabile della collina 1° grado, che non ha beneficiato di un vantaggio economico rilevante dal nuovo riparto dei fondi in quanto trattasi di una zona non edificabile ma che ha un importante interesse diretto con un’opera RT, in particolare a beneficio di fabbricati abitati o che potrebbero diventarlo in futuro” ne ha invece dovuti sborsare all’incirca 15'500.-.


Chi si trova in Zona 7, sempre in collina non edificabile, senza accesso diretto alla strada ma dove lo stabile o la maggior parte del terreno si trova a meno di 200 metri dalla stessa ne ha pagati su per giù 12'500.-.


A questo punto molti si chiederanno per quale motivo abbiamo accettato delle aliquote simili? La risposta è semplice: le promesse del Calcolo definitivo RT.


  • Si ricorda che le operazioni che hanno interessato il raggruppamento dei terreni, alle quali si riferisce il presente piano di finanziamento, riguardano in particolare la costruzione di una rete stradale di circa 10 km e l’esecuzione dei lavori geometrici in un comprensorio di circa 215 ettari.


  • Per determinare le classi di vantaggio di cui all’arti 41 LRPT il comprensorio è stato suddiviso in 10 zone. Il contributo di ogni particella è quindi stato calcolato sulla base dei parametri per ogni zona.


  • È stato considerato lo stato di proprietà al 1° settembre 1998 (valore di stima ufficiale a lavori ultimati).


  • La zona non edificabile, dove l’interesse economico derivante dal nuovo riparto dei fondi è relativo ancorché importante dal profilo agricolo, è stata interessata principalmente dalla costruzione di nuovi accessi stradali che hanno consentito, nella zona collinare, oltre che di gestire in modo migliore i vigneti e il bosco, di valorizzare i diversi fabbricati attualmente abitabili o che potrebbero diventarlo in futuro e di ridurre, in generale, i costi di costruzione. *fabbricati abitati o che potrebbero diventarlo in futuro, essendo inseriti nell’inventario degli edifici fuori dalla zona edificabile del Comune di Monte Carasso (approvato dal Consiglio di stato il 17.07.1995) quali rustici meritevoli di conservazione che possono essere trasformati e diroccati possono essere ricostruiti e abitati.



Negli anni sono state approvate diverse domande di ristrutturazione ma, come confermato dal Comandante della Polizia comunale, trattandosi di zona non edificabile la costruzione di parcheggi è abbastanza laboriosa. Inoltre, come si può dedurre dalle motivazioni sulla zona 7, alcuni proprietari non hanno accesso diretto alla strada. Per questo motivo, quando si poneva il problema, veniva detto di utilizzare le aree di scambio.



Adesso possiamo fare un salto in avanti a quanto successo negli ultimi mesi.


A maggio di quest’anno sono comparse, nelle aree di scambio, le ormai famose “croci gialle”. Pochi giorni dopo, tra parabrezza e tergicristallo, abbiamo iniziato a trovare delle multe di parcheggio. A questo punto sono stati inoltrati dei ricorsi.


Le motivazioni principali forniteci dalla Polizia comunale sono le seguenti.

Ci permettiamo di rispondere subito sotto


Lungo la strada in oggetto, sono state create delle aree di scambio, che permettono l’incrocio in sicurezza tra le vetture che proseguono in direzioni opposte.

In passato, considerato lo scarso traffico veicolare, le autorità dell’allora comune di Monte Carasso avevano applicato una certa tolleranza nei confronti di chi, pur non avendone diritto, occupava tali aree a scopo di parcheggio.

Specifichiamo che un evento simile è avvenuto a fine maggio 2017, rammentiamo che la fusione dei comuni di Bellinzona ha avuto luogo il 2 aprile dello stesso anno con l’elezione degli organi politici del nuovo comune. Per alcuni giorni siamo stati letteralmente tempestati di multe. Già allora era stata inviata una lettera raccomandata alla PolCom con copia in Cancelleria comunale. Nella stessa venivano menzionati alcuni punti critici, oltre alla richiesta di delucidazioni sul comportamento che avremmo dovuto osservare in futuro. Le multe sono state annullate ma non sono stati forniti chiarimenti. Per 4 anni non abbiamo più ricevuto multe da parte della Città di Bellinzona.


Negli ultimi tempi si è osservato un aumento esponenziale di veicoli che accedono all’intera zona, frutto anche dell’enorme successo che sta riscuotendo il ponte tibetano e di riflesso praticamente tutte le aree di scambio sono costantemente occupate da vetture parcheggiate, rendendo di fatto impossibile usufruirne allo scopo per cui sono state create.

Il 9 giugno 2017, la stessa data in cui il bus navetta ha iniziato a circolare giornalmente, è stato posato il cartello “Zona a traffico limitato”, richiesto dal già comune di Monte Carasso il 12 maggio 2016. Da quel giorno il traffico è diminuito notevolmente. Un qualche furbetto ci sarà.


Conseguentemente a ciò, considerato lo scarso calibro della carreggiata, gli utenti sono obbligati ad effettuare lunghe e laboriose manovre di retromarcia lungo una carreggiata che, lo rammentiamo, non offre alcuna protezione agli automobilisti da un eventuale uscita di strada lungo pendii particolarmente scoscesi e impervi.

Lo sappiamo. Chi utilizza la strada anche durante le ore buie, soprattutto a piedi (visto che ultimamente non abbiamo molte alternative), si è anche reso conto che non è illuminata e non ci sono marciapiedi.


Si è quindi deciso di porre fine a questa situazione insostenibile, sia a livello di viabilità come pure e soprattutto di sicurezza, ripristinando le aree di scambio allo scopo per cui erano state a suo tempo create, impedendo a tutti gli automobilisti indistintamente (e non può essere altrimenti considerato che non vi sono veicoli che intralciano e creano pericoli più di altri) di usufruirne abusivamente quali aree di parcheggio.

Su questo punto siamo un po’ scettici. Per quale motivo nella zona 30 km/h, che riguarda i primi km della carreggiata, densamente popolata e senza limitazioni d’accesso (dunque più trafficata), circa la metà delle aree di scambio sono state convertite a parcheggi zona blu?


Le contravvenzioni sono state eccezionalmente annullate.

Grazie


Ovviamente queste nostre osservazioni sono state inoltrate alla Polizia Comunale a metà giugno. Finora non abbiamo ricevuto risposta.


Teniamo a precisare che i responsabili dell’Ente autonomo Carasc si distanziano da questa decisione. Per quanto abbiamo scoperto finora, è stata presa unilateralmente dalla Polizia comunale.


Il 24 settembre è stata inviata per raccomandata alla Polizia comunale e alla Cancelleria comunale di Bellinzona la lettera seguente:


Egregi signori, gentili signore

In allegato trovate la copia della contravvenzione risalente al 20 settembre 2021.

Nonostante le ripetute richieste di colloquio ai rappresentanti della Polizia comunale, rispettivamente ai responsabili della città di Bellinzona, non abbiamo purtroppo riscontrato interesse ad un dialogo da parte vostra. Le uniche prese di posizione fornite finora dalla Città sono state su richiesta degli organi di stampa e le ripetute contravvenzioni trovate sulle nostre automobili.

Onde evitare future contravvenzioni e non potendo raggiungere le nostre abitazioni se non a piedi, ci troviamo impossibilitati a compiere alcuni piccoli gesti che finora non sono mai stati un problema.

Uno di questi è il trasporto dei rifiuti al piano. Purtroppo raggiungere le zone di raccolta, a dipendenza dell’ubicazione dell’abitazione, è diventato complicato. Con le giornate che si accorciano, la meteo sfavorevole e la mancanza di illuminazione, percorrere la strada a piedi diventa sempre più impraticabile. Ci troviamo pertanto costretti a depositarli nelle piazzole di scambio e confidare nel vostro servizio urbano, almeno fino a quando non sarà trovata un’altra soluzione.

Il problema era già stato menzionato nella nostra raccomandata sulle contravvenzioni erogate nel 2017, che purtroppo non ha mai avuto seguito ma temporaneamente risolto con l’annullamento delle contravvenzioni, la posa del cartello “zona a traffico limitato” e la non erogazione di multe per i quattro anni successivi.

Scusandoci per il disturbo e certi della vostra comprensione ma sempre pronti ad un colloquio cogliamo l’occasione per porgere

Cordiali saluti

Abitanti della collina di Monte Carasso


A chi ancora si chiede se un ponte unisce o meno possiamo rispondere che, almeno per quanto ci riguarda, siamo più uniti che mai.




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24 Comments


pinchemax
Sep 27, 2021

Personalmente, il ponte tibetano, o meglio, la passeggiata che offre, mi è piaciuta.

La classica inculata da parte dei funzionari. Se siete uniti, nei giorni di punta delle visite al circuito del ponte, lasciate le vostre auto nel posteggio della funicolare( che già non ne hanno).Usatene poche per fare da navetta a chi deve andare a casa e soprattutto, spazzatura in ogni piazzola. So che non è facile, ma almeno il sabato e la domenica...

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pinchemax
Sep 27, 2021
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Giusto, rubate loro il tempo, è un valore inestimabile.

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L☆
L☆
Sep 27, 2021

Sono al lavoro e quindi un po' di fretta...lettera aperta a mio modo di vedere ottima e quella per la polizia che riguarda i rifiuti la trovo geniale!!!

Mi accodo a Cassius!! Siamo con voi!!

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Cassius
Cassius
Sep 27, 2021

Ciao Boh... avete a che fare con la Polizia comunale di Bellinzona. Io non sono ottimista...

Non voglio uscire dal tema principale, per cui non racconterò quanto mi è successo.

È una vergogna, loro se ne fregano, pensa tu... hanno anche dovuto affrontare la scocciatura di annullarvi le multe emesse...

Complimenti per la vostra lotta! Sono dalla vostra parte!!!

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Cassius
Cassius
Sep 28, 2021
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io intendevo "giusta". Quella che ci abita è GIUSTA.

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Ho un’amica di liceo che si è trasferita a Monte Carasso, non vive in collina, però già mi raccontava di questi problemi creati dal ponte tibetano

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Boh 🍋
Boh 🍋
Sep 27, 2021
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A dire il vero, i nostri problemi, li ha creati la polizia.

Hanno detto in TV di voler risolvere ma noi non abbiamo sentito niente, a parte altre multe.

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Articolo molto tecnico.ho dovuto usare il lettore automatico perché sono un po’ pigro :-) potrebbe averlo scritto Nmemo

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Apetta
Apetta
Sep 27, 2021
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