la sentenza prevedeva che entro 15 giorni il bambino sarebbe tornato dalla zia in Italia.
Per contro il nonno ha inoltrato ricorso (con effetto sospensivo dei termini della sentenza) al tribunale di Tel Aviv.
Il motivo del ricorso è incentrato sulle azioni della zia che vive in Italia (ritenute subdole dal nonno) la quale, durante i giorni in cui la famiglia Peleg (quella del nonno) elaborava il lutto, avrebbe lavorato intensamente al caso per poter portare il bambino in Italia.
ma possibile che proprio in questo caso non si sia in grado di adattare in chiave moderna la soluzione salomonica della questione??? Mi sembra così facile... prima di tutto si dovrebbe ascoltare il desiderio del bambino... ma se per lui fosse lo stesso (accidenti ha perso tutta la famiglia nella tragedia, mi chiedo: quale famiglia potrebbe rimpiazzarla??) ... secondo me il giudice dovrebbe assegnare il bambino ad una famiglia, e i risarcimenti in denaro all'altra. Si vedrebbe subito chi davvero tiene al nipote...