Lucio Dalla è sempre stato un cantautore strano per me, da piccolo non riuscivo proprio ad ascoltare le sue canzoni, non mi piaceva per la sua presenza fisica, mi faceva paura.
Non lo capivo nel modo più assoluto, preferivo i cantanti belli da vedere, facili da ascoltare, oppure quelli di cui non capivo proprio nulla di ciò che cantavano (come i Beatles e Elvis), ma che erano seguiti da tutti i miei amici a scuola.
Andando avanti nel tempo iniziai ad interessarmene, non ascoltando i suoi brani, che anche in età tarda-adolescenziale non mi piacevano, bensì ascoltando delle interviste. Fui folgorato da ciò che raccontava, iniziavo a riconoscermi in lui. Cominciai poi prima a leggere i suoi testi, poi ad ascoltare le sue canzoni.
Innanzitutto raccontò di essersi avvicinato alla musica, senza assolutamente conoscerla: mi fece capire che aveva qualcosa in comune con i miei idoli di allora: i Beatles. Aveva iniziato a suonare ad orecchio, ovvio... con che orecchio poi!!! Non mi ero accorto però che spesso gli artisti consci delle loro capacità non si rendano nemmeno conto se abbiano davvero studiato oppure no, non è importante per loro e non lo deve essere nemmeno per chi viene affascinato dalla loro opera.
Quindi vero o non vero quanto da lui affermato nell'intervista, non è detto che per fare musica ci voglia per forza la tecnica, lo studio, il solfeggio. Quando c'è amore per ciò che si fa, non è importante da dove iniziare, l'importante è iniziare!
Ci fu pure una parte sconvolgente dell'intervista: il giornalista gli chiese se avesse mai fatto uso di droghe e serenamente Lucio rispose in modo affermativo... anzi! Ne faceva ancora uso a quel tempo. Diceva che erano droghe per sostenere la sua voce... e pensare che io mi ero sempre preoccupato di non saper cantare bene, quando in realtà ero (e sono) ancora abbastanza intonato...
Mi ricorda un pochino quanto da me intrapreso questa mattina, con questo blog. Non so scrivere in modo professionale, ma lo faccio con il cuore.
Ciao Lucio
Grande Lucio, mi ricorda la mia adolescenza, capelli lunghi, tascapane militare come cartella, l'eskimo, la maglietta del Che(senza sapere assolutamente chi fosse), Corto Maltese, la lingua dei rolling stone disegnata sul diario, le ore in direzione, il ginnasio che bei momenti, la gioventù e con essa l'immortalità che pensi ti appartengano di diritto. Con lui vorrei ricordare altri artisti, mi fermerò agli italiani, che hanno accompagnato il mio tempo. De Gregori (banana repubblic), Guccini, PFM, De André, il mitico Rino e tanti altri. Ah che emozione solo nel ricordare.
https://youtu.be/3C5fVNlWXrk
due geni in uno... https://www.youtube.com/watch?v=REHxx98gGCw